La relazione tecnica ex Legge 10 è uno di quei documenti spesso sottovalutati dai committenti, ma essenziali per la corretta esecuzione di qualsiasi intervento edilizio.
Che si tratti di una nuova costruzione, una ristrutturazione importante o una semplice sostituzione dell’impianto di riscaldamento, questo documento è obbligatorio in moltissimi casi.
Nel territorio di Monza e Brianza, dove l’edilizia residenziale è in forte evoluzione e le pratiche sono sempre più soggette a controlli, presentare una relazione Legge 10 ben redatta è fondamentale per evitare ritardi, richieste di integrazioni e sanzioni.
Vediamo in modo chiaro cosa contiene questo documento, quando serve, chi lo può firmare e quali dati deve riportare per essere conforme alla normativa.
Cos’è la relazione tecnica Legge 10
La “Legge 10” è una sigla comunemente usata per indicare la relazione tecnica prevista dal D.Lgs. 192/2005, come modificato dal D.Lgs. 311/2006, che ha recepito la direttiva europea sul rendimento energetico nell’edilizia.
Questa relazione è diventata nel tempo un documento obbligatorio per dimostrare la conformità energetica dell’edificio o dell’intervento che si va a realizzare.
La relazione tecnica legge 10 contiene il progetto energetico dell’edificio, calcolato secondo normative UNI aggiornate, e riporta:
- i fabbisogni energetici,
- i valori di trasmittanza di ogni elemento dell’involucro,
- i dati degli impianti termici,
- le verifiche sui limiti normativi,
- la descrizione degli interventi previsti.
Serve, in pratica, a garantire che le scelte progettuali siano compatibili con le normative vigenti sull’efficienza energetica.
Quando è obbligatoria
A Monza e Brianza, come in tutta la Lombardia, la relazione tecnica ex Legge 10 è obbligatoria in questi casi principali:
- Nuove costruzioni (sia residenziali che non residenziali)
- Ristrutturazioni importanti (di primo o secondo livello, come definite dal D.Lgs. 28/2011)
- Ampliamenti volumetrici
- Sostituzione di generatori di calore
- Installazione di impianti fotovoltaici abbinati a pompe di calore
- Cambi di destinazione d’uso con modifica dell’involucro
Inoltre, molti Comuni della provincia, tra cui Monza, Lissone, Desio e Vimercate, richiedono esplicitamente l’allegato della Legge 10 già in fase di presentazione della SCIA o del Permesso di Costruire.
Relazione Legge 10: un esempio pratico
Immagina di dover ristrutturare un appartamento a Seregno con rifacimento dell’impianto termico e sostituzione dei serramenti.
Sebbene l’intervento possa sembrare semplice, dal punto di vista normativo è necessario dimostrare che:
- le nuove finestre rispettano i limiti di trasmittanza per la zona climatica E,
- il nuovo impianto rispetta il rendimento minimo richiesto dalla normativa,
- le verifiche sulle dispersioni termiche sono state eseguite.
Tutto questo va documentato all’interno della relazione tecnica ex Legge 10, firmata da un professionista abilitato e asseverata digitalmente per essere depositata nel portale edilizia del Comune.
Chi può redigerla
La relazione tecnica può essere redatta da un tecnico abilitato iscritto al proprio ordine professionale: ingegnere, architetto, geometra o perito.
Ma attenzione: la complessità del documento, soprattutto nei casi di edifici nuovi o ristrutturazioni importanti, richiede competenze termotecniche precise.
Non basta compilare un modulo: servono calcoli, software certificati (come <a href=”https://www.logical.it/software/termolog.asp” target=”_blank” rel=”noopener noreferrer”>Termolog</a> o <a href=”https://www.blumatica.it/software-certificazione-energetica/blumatica-energia/” target=”_blank” rel=”noopener noreferrer”>Blumatica</a>), esperienza sulle normative locali e conoscenza degli obblighi regionali.
In Lombardia, per esempio, è necessario verificare anche i requisiti del sistema CENED per la classificazione energetica degli edifici.
Relazione tecnica e APE: sono la stessa cosa?
No, ma spesso vengono confuse.
L’APE (Attestato di Prestazione Energetica) è il documento che fotografa la situazione energetica dell’edificio a valle dell’intervento, mentre la relazione ex Legge 10 descrive ciò che si prevede di realizzare, con tutte le verifiche preventive.
In alcuni interventi, soprattutto quelli che accedono al Superbonus o ad altri incentivi, entrambi i documenti sono obbligatori, ma vanno redatti in momenti diversi e con finalità distinte.
Devi redigere la relazione tecnica ex Legge 10 a Monza e Brianza?
Il nostro studio realizza relazioni Legge 10 complete, coerenti con il progetto e già pronte per l’invio digitale ai portali comunali. Copriamo tutta la provincia di Monza e Brianza, garantendo tempi rapidi e conformità totale alla normativa vigente.
Dove si deposita a Monza e Brianza
Ogni Comune ha una propria piattaforma digitale per la gestione delle pratiche edilizie.
In genere, la relazione viene allegata alla SCIA, al Permesso di Costruire o alla CILA, come documento obbligatorio.
Ad esempio:
- Comune di Monza → piattaforma Sportello Telematico Polifunzionale
- Comune di Desio → SUE Desio
- Comune di Lissone → SUE online CPortal
La firma digitale è sempre richiesta, e in alcuni casi bisogna anche allegare il file XML per la registrazione energetica a fini statistici regionali.
Perché è importante affidarsi a un tecnico esperto
Una relazione tecnica incompleta o redatta in modo errato può causare ritardi nella pratica edilizia, respingimenti da parte del Comune e addirittura problemi nella richiesta di incentivi fiscali.
Per questo motivo è essenziale affidarsi a uno studio tecnico che sappia:
- conoscere la normativa nazionale e regionale aggiornata,
- utilizzare software professionali validati,
- redigere relazioni coerenti con il progetto architettonico e impiantistico,
- coordinarsi con gli altri tecnici coinvolti (strutturista, direttore lavori, impiantista).
Conclusione
La relazione tecnica ex Legge 10 non è una formalità.
È un documento tecnico fondamentale, che racchiude le scelte progettuali in chiave energetica e le trasforma in una garanzia di qualità, efficienza e conformità normativa.
Nella provincia di Monza e Brianza, dove gli standard edilizi sono elevati e i controlli frequenti, è ancora più importante presentare relazioni corrette e complete, che parlino il linguaggio dei Comuni e delle normative regionali.