Nel mondo dell’edilizia e della riqualificazione energetica si fa spesso confusione tra APE (Attestato di Prestazione Energetica) e AQE (Attestato di Qualificazione Energetica).
Entrambi sono documenti ufficiali che parlano dell’efficienza energetica di un edificio, ma hanno finalità, contenuti e momenti di rilascio molto diversi.
Se stai ristrutturando casa, stai vendendo un immobile o stai terminando una nuova costruzione, ti sarà sicuramente stato chiesto uno dei due. Ma quale? E perché proprio quello?
In questo articolo facciamo chiarezza sulla differenza tra APE e AQE, su quando servono, chi li redige e quali obblighi normativi implicano.
APE: Attestato di Prestazione Energetica
L’APE è il documento più conosciuto. Si tratta di un attestato che valuta la prestazione energetica dell’edificio o dell’unità immobiliare, assegnandogli una classe (da A4 a G) basata su consumi, isolamento, impianti e fonti energetiche utilizzate.
Viene rilasciato da un certificatore energetico accreditato, dopo aver effettuato sopralluoghi, rilievi e calcoli con software validati.
L’APE edificio è obbligatorio in questi casi principali:
- compravendita o affitto di immobili (residenziali e non)
- nuova costruzione
- ristrutturazioni importanti (primo e secondo livello)
- accesso a detrazioni fiscali (Superbonus, Ecobonus, Bonus Casa)
L’obiettivo dell’APE è informare il proprietario o l’acquirente sull’efficienza dell’immobile e sulla qualità energetica dell’involucro e degli impianti.
Un po’ come l’etichetta energetica di un elettrodomestico: serve a fare scelte consapevoli.
AQE: Attestato di Qualificazione Energetica
L’AQE, invece, è un documento tecnico più “interno” alla pratica edilizia. Serve a dichiarare la conformità energetica dell’edificio costruito rispetto al progetto depositato (cioè la Legge 10).
È firmato dal progettista o direttore lavori, e attesta che quanto costruito corrisponde alle caratteristiche previste: trasmittanze, impianti, orientamento, fonti energetiche.
L’AQE è obbligatorio al termine dei lavori, prima di richiedere l’agibilità o per chiudere pratiche edilizie che prevedono modifiche energetiche significative.
Spesso viene richiesto anche per:
- nuove costruzioni
- ampliamenti volumetrici
- sostituzione impianti termici con variazione delle prestazioni
A differenza dell’APE, l’AQE non assegna una classe energetica ufficiale e non viene trasmesso al catasto energetico regionale. È un documento di controllo tecnico, utile ai fini normativi e procedurali.
Differenza APE e AQE: riassunto operativo
Molti pensano che APE e AQE siano intercambiabili. In realtà, servono in momenti diversi, per soggetti diversi e con funzioni diverse.
- L’APE è un documento pubblico, con valore legale e commerciale, obbligatorio per vendere, affittare o accedere a bonus.
- L’AQE è un documento tecnico a uso interno del procedimento edilizio, obbligatorio per certificare la chiusura dei lavori in conformità al progetto energetico.
Nei casi di nuova costruzione, di solito l’AQE viene redatto alla fine dei lavori, e successivamente si produce l’APE finale da allegare all’agibilità.
Nelle ristrutturazioni con bonus, spesso servono entrambi: l’AQE per chiudere i lavori e l’APE per certificare l’efficienza raggiunta.
Devi richiedere APE o AQE per il tuo edificio?
Ti aiutiamo a capire quale documento serve per la tua pratica edilizia e a redigerlo nel rispetto della normativa vigente. Lavoriamo in tutta la Lombardia, con certificatori energetici qualificati e aggiornati.
Esempio pratico: ristrutturazione di un appartamento
Immagina di ristrutturare un appartamento a Milano, con rifacimento del cappotto interno e sostituzione della caldaia.
Per ottenere il Bonus Casa o l’Ecobonus, dovrai produrre:
- la Legge 10 per descrivere le scelte progettuali
- l’AQE per dimostrare che le opere eseguite sono conformi
- l’APE finale per certificare la nuova classe energetica
Il tutto va firmato, asseverato e, se richiesto, trasmesso ai portali regionali (come il CENED per la Lombardia).
Cosa succede se manca uno dei due?
Senza l’AQE, il Comune può rifiutare il rilascio dell’agibilità o richiedere integrazioni.
Senza l’APE, non puoi vendere l’immobile né accedere alle detrazioni fiscali.
Inoltre, fornire un APE falso o incompleto espone a sanzioni economiche, come previsto dal D.Lgs. 192/2005.
Per questo è fondamentale affidarsi a un tecnico esperto, che conosca bene i limiti normativi e sappia quali documenti servono in ogni fase del progetto.
Conclusione
Capire la differenza tra APE e AQE è fondamentale per chiunque stia affrontando una ristrutturazione, una compravendita o una nuova costruzione.
Entrambi i documenti parlano di efficienza energetica, ma lo fanno con obiettivi e strumenti diversi.
Se hai dubbi, non rischiare: una certificazione sbagliata può bloccare la tua pratica o farti perdere bonus fiscali importanti.
Meglio parlarne con un tecnico prima di iniziare i lavori.


