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Progettazione architettonica ed esecutiva: le differenze che fanno davvero la differenza

In edilizia, il successo di un intervento non dipende solo dalla buona volontà di chi costruisce.
Conta — più di quanto si pensi — la qualità della progettazione.
Spesso si parla genericamente di “progetto”, ma in realtà le fasi sono almeno due: progettazione architettonica e progettazione esecutiva.

Capire la differenza tra queste due è fondamentale per committenti, imprese, studi tecnici e chiunque voglia realizzare un’opera edilizia ben fatta, senza errori, costi imprevisti o tempi che si allungano.
Vediamolo nel dettaglio.


Cosa si intende per progettazione architettonica

La progettazione architettonica è la fase che traduce l’idea in un concetto strutturato: si definiscono i volumi, la distribuzione interna degli spazi, il linguaggio architettonico, i materiali previsti e il rapporto con l’ambiente circostante.

È una fase creativa, ma allo stesso tempo strategica. Un buon progetto architettonico tiene conto dell’orientamento solare, delle condizioni climatiche locali, dell’efficienza energetica e dell’esperienza d’uso quotidiana degli ambienti.

Qui nascono le prime planimetrie, i prospetti, le sezioni e — se necessario — i render. Ma siamo ancora a un livello preliminare, utile a ottenere permessi edilizi e presentare l’intervento al committente.


Cos’è invece la progettazione esecutiva

A questo punto entra in gioco la parte tecnica: la progettazione esecutiva è ciò che rende costruibile il progetto.

Tutto ciò che nel progetto architettonico è stato definito a livello di intenzione viene qui trasformato in dettaglio tecnico costruttivo, pronto per essere utilizzato in cantiere.

In questa fase si definiscono:

  • Gli spessori reali dei muri
  • Le stratigrafie dei pacchetti isolanti
  • I nodi costruttivi tra pareti, solai e coperture
  • Le quote impiantistiche, le predisposizioni elettriche, gli scarichi
  • I materiali esatti da utilizzare, le tolleranze, le modalità di posa

Senza un progetto esecutivo completo, le imprese non possono lavorare con precisione, e ogni scelta tecnica rischia di essere rimandata direttamente al cantiere — con risultati spesso disastrosi.

Come spiega bene anche <a href=”https://www.edilportale.com/news/2021/05/progettazione/progetto-esecutivo-obbligatorio_82920_17.html” target=”_blank” rel=”noopener noreferrer”>questo articolo di Edilportale</a>, il progetto esecutivo è oggi un requisito fondamentale non solo per gli appalti pubblici, ma anche per interventi privati con un certo livello di complessità.


Perché le due fasi non vanno mai separate

Il vero errore che si commette spesso è pensare che il progetto architettonico basti.
Certo, è indispensabile per ottenere la SCIA o il Permesso di Costruire. Ma non è sufficiente per costruire con criterio.

Senza esecutivo:

  • Il muratore non sa dove fermarsi con l’intonaco
  • L’idraulico improvvisa il passaggio dei tubi
  • Il falegname realizza i mobili su misure incerte
  • L’impiantista taglia più tracce del necessario

Ogni ambiguità diventa un’occasione per commettere errori, per fare “a occhio”, per improvvisare. E l’improvvisazione, in edilizia, costa cara.


La documentazione tecnica: cosa serve davvero

La progettazione esecutiva prevede la produzione di una documentazione tecnica molto dettagliata, che accompagna l’opera in tutte le sue fasi.

Parliamo di disegni costruttivi in scala, sezioni esecutive, schemi impiantistici, computo metrico, capitolato delle opere, cronoprogramma dei lavori. Tutti strumenti che consentono un controllo rigoroso sul cantiere, ma anche una comunicazione trasparente con le imprese.

In Lombardia, molti Comuni richiedono già una parte di questi documenti per validare le pratiche edilizie. Un esempio utile? Questo schema ufficiale del <a href=”https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/cittadini/casa/edilizia/responsabile-procedimento-edilizio/responsabile-procedimento-edilizio” target=”_blank” rel=”noopener noreferrer”>portale della Regione Lombardia</a> dedicato alla documentazione edilizia e alle responsabilità progettuali.


Quando serve davvero un progetto esecutivo

Anche per una semplice ristrutturazione, un progetto esecutivo ben fatto può cambiare completamente l’esito del lavoro.

Immagina di dover ristrutturare un appartamento di 90 mq a Milano. Hai scelto i pavimenti, sai dove vuoi la cucina, ma…

  • Il muro su cui volevi appoggiare i pensili ha all’interno una canna tecnica
  • Gli impianti elettrici non entrano tutti nel controsoffitto come pensavi
  • Le altezze finite non ti consentono di usare le porte standard

Questi problemi si evitano se vengono previsti in fase esecutiva, non risolti a lavori iniziati.


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La sinergia tra architetto, impiantista e strutturista

Sempre più spesso, soprattutto nei progetti complessi o soggetti a bonus edilizi, serve una progettazione integrata.
Architetto, ingegnere strutturale e progettista termotecnico devono lavorare insieme già nelle prime fasi, altrimenti il progetto esecutivo diventa un patchwork.

Un esempio tipico? L’integrazione di una VMC canalizzata in una casa in legno. Se la progettazione impiantistica arriva “dopo” quella architettonica, si rischia di dover modificare controsoffitti, tagliare travi o ridisegnare interi vani tecnici.


In conclusione

Investire nella progettazione architettonica ed esecutiva completa non è un lusso.
È una scelta intelligente, che migliora il risultato estetico, semplifica il cantiere e abbatte i costi di gestione e manutenzione futuri.

La qualità dell’opera non si gioca solo sul cantiere. Si gioca — e si vince — sul tavolo da disegno.

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Architettura Sostenibile e Termotecnica Arch. Luca Sisti

Arch. Luca Sisti

L'architetto Luca Sisti, specializzato nella progettazione di edifici residenziali e in Architettura Sostenibile, è il coordinatore e fondatore dello Studio di Architettura LSARCH dal 2018. Da anni si occupa di progettazione e gestione di interventi di riqualificazione energetica e nuove costruzioni. Le sue competenze principali includono la gestione olistica del progetto e la specializzazione in termotecnica, garantendo soluzioni innovative e sostenibili per ogni tipo di intervento.

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